evangelii gaudium libro completo evangelii gaudium libro completo
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10.01.2023

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postsinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), 10: AAS 84 (1992), 672. [31] È la Chiesa incarnata in uno spazio determinato, provvista di tutti i mezzi di salvezza donati da Cristo, però con un volto locale. postsinodale Ecclesia in Oceania (22 novembre 2001), 17: AAS 94 (2002), 385. Questa verità penetrò profondamente la mentalità dei Padri della Chiesa ed esercitò una resistenza profetica, come alternativa culturale, di fronte all’individualismo edonista pagano. Anche il dialogo tra scienza e fede è parte dell’azione evangelizzatrice che favorisce la pace. Questa mondanità può alimentarsi specialmente in due modi profondamente connessi tra loro. Quando si assume un obiettivo pastorale e uno stile missionario, che realmente arrivi a tutti senza eccezioni né esclusioni, l’annuncio si concentra sull’essenziale, su ciò che è più bello, più grande, più attraente e allo stesso tempo più necessario. L’intercessione è come “lievito” nel seno della Trinità. Per sostenere il dialogo con l’Islam è indispensabile la formazione adeguata degli interlocutori, non solo perché siano solidamente e gioiosamente radicati nella loro identità, ma perché siano capaci di riconoscere i valori degli altri, di comprendere le preoccupazioni soggiacenti alle loro richieste e di fare emergere le convinzioni comuni. La aLegría deLevangeLiollena el co- razón y la vida entera de los que se encuentran con Jesús. Alcune cause di questa rottura sono: la mancanza di spazi di dialogo in famiglia, l’influsso dei mezzi di comunicazione, il soggettivismo relativista, il consumismo sfrenato che stimola il mercato, la mancanza di accompagnamento pastorale dei più poveri, l’assenza di un’accoglienza cordiale nelle nostre istituzioni e la nostra difficoltà di ricreare l’adesione mistica della fede in uno scenario religioso plurale. Leer Evangelii Gaudium online. Da qui la necessità di «una pedagogia che introduca le persone, passo dopo passo, alla piena appropriazione del mistero». Però, devo dire in primo luogo e come dovere di giustizia, che l’apporto della Chiesa nel mondo attuale è enorme. Noi cristiani dovremmo accogliere con affetto e rispetto gli immigrati dell’Islam che arrivano nei nostri Paesi, così come speriamo e preghiamo di essere accolti e rispettati nei Paesi di tradizione islamica. Se ogni azione ha delle conseguenze, un male annidato nelle strutture di una società contiene sempre un potenziale di dissoluzione e di morte. La Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana (cfr Rm 11,16-18). Facciamolo oggi! ; però occorre accrescere la sensibilità per riconoscere ciò che realmente ha a che fare con la loro vita. dogm. La Chiesa riconosce l’indispensabile apporto della donna nella società, con una sensibilità, un’intuizione e certe capacità peculiari che sono solitamente più proprie delle donne che degli uomini. L’annuncio evangelico inizia sempre con il saluto di pace, e la pace corona e cementa in ogni momento le relazioni tra i discepoli. 17. Evangelii Gaudium: libro electrónico en epub, mobi y pdf Ofrecemos una síntesis de la Exhortación Apostólica "Evangelii Gaudium", extenso documento de Papa Francisco, y la Exhortación Apostólica completa en formato pdf, epub y mobi. Di conseguenza, si rende necessaria un’educazione che insegni a pensare criticamente e che offra un percorso di maturazione nei valori. Per questo occorre ricordare che ogni insegnamento della dottrina deve situarsi nell’atteggiamento evangelizzatore che risvegli l’adesione del cuore con la vicinanza, l’amore e la testimonianza. Questo deve farci pensare che, in quei Paesi dove il cristianesimo è minoranza, oltre ad incoraggiare ciascun battezzato ad annunciare il Vangelo, le Chiese particolari devono promuovere attivamente forme, almeno iniziali, di inculturazione. [97] Giovanni Paolo II, Lett. Si tratta di lasciarsi trasformare in Cristo per una progressiva vita «secondo lo Spirito» (Rm 8,5). È indispensabile che i governanti e il potere finanziario alzino lo sguardo e amplino le loro prospettive, che facciano in modo che ci sia un lavoro degno, istruzione e assistenza sanitaria per tutti i cittadini. Esorto tutti ad applicare con generosità e coraggio gli orientamenti di questo documento, senza divieti né paure. 85. Accompagna l’umanità in tutti i suoi processi, per quanto duri e prolungati possano essere. Prima di proporre alcune motivazioni e suggerimenti spirituali, invoco ancora una volta lo Spirito Santo, lo prego che venga a rinnovare, a scuotere, a dare impulso alla Chiesa in un’audace uscita fuori da sé per evangelizzare tutti i popoli. [63] Joseph Ratzinger, Situazione attuale della fede e della teologia. Si tratta, in primo luogo, della inclusione sociale dei poveri e, inoltre, della pace e del dialogo sociale. La proposta è vivere ad un livello superiore, però non con minore intensità: «La vita si rafforza donandola e s’indebolisce nell’isolamento e nell’agio. Egli può guarirci da tutto ciò che ci debilita nell’impegno missionario. [162] Giovanni Paolo II, Lett. Si tratta di un messaggio al quale frequentemente ci abituiamo, lo ripetiamo quasi meccanicamente, senza però assicurarci che abbia una reale incidenza nella nostra vita e nelle nostre comunità. 240. Molte volte apportano un nuovo fervore evangelizzatore e una capacità di dialogo con il mondo che rinnovano la Chiesa. L’evangelizzazione e il dialogo interreligioso, lungi dall’opporsi tra loro, si sostengono e si alimentano reciprocamente.[197]. 6 Tiempo de lectura. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 80: AAS  68 (1976), 75. [83] Cfr Conc. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. Lo Spirito, che ha ispirato i Vangeli e che agisce nel Popolo di Dio, ispira anche come si deve ascoltare la fede del popolo e come si deve predicare in ogni Eucaristia. Si tratta di un modo sottile di cercare «i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo» (Fil 2,21). Abbiamo bisogno di esercitarci nell’arte di ascoltare, che è più che sentire. [208] Giovanni Paolo II, Lett. [45] Giovanni XXIII, Discorso nella solenne apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962): AAS 54 (1962), 786: «Est enim aliud ipsum depositum Fidei, seu veritates, quae veneranda doctrina nostra continentur, aliud modus, quo eaedem enuntiantur». Perciò mi fa tanto male riscontrare come in alcune comunità cristiane, e persino tra persone consacrate, si dia spazio a diverse forme di odio, divisione, calunnia, diffamazione, vendetta, gelosia, desiderio di imporre le proprie idee a qualsiasi costo, fino a persecuzioni che sembrano una implacabile caccia alle streghe. La Chiesa non cresce per proselitismo ma «per attrazione».[13]. Essi sono doni per rinnovare ed edificare la Chiesa. [79] Egli invia il suo Spirito nei nostri cuori per farci suoi figli, per trasformarci e per renderci capaci di rispondere con la nostra vita al suo amore. 176. La creazione intera partecipa di questa gioia della salvezza: «Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri» (49,13). Vat. Dovrebbe essere uno dei criteri da considerare al momento di pensare una riforma della Chiesa e della sua predicazione che permetta realmente di giungere a tutti. [72] Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 295. Li sentiamo come preziosi alleati nell’impegno per la difesa della dignità umana, nella costruzione di una convivenza pacifica tra i popoli e nella custodia del creato. Mulieris dignitatem (15 agosto 1988), 27: AAS 80 (1988), 1718. I piani assistenziali, che fanno fronte ad alcune urgenze, si dovrebbero considerare solo come risposte provvisorie. Percorso di lettura del libro: AUTORI E PERSONAGGI, Opere dei Papi, Francesco - Papa Bergoglio. Però è anche vero che abbiamo fatto poco per accompagnare adeguatamente le donne che si trovano in situazioni molto dure, dove l’aborto si presenta loro come una rapida soluzione alle loro profonde angustie, particolarmente quando la vita che cresce in loro è sorta come conseguenza di una violenza o in un contesto di estrema povertà. Facilmente finirà per essere sommersa dalla mondanità spirituale, dissimulata con pratiche religiose, con riunioni infeconde o con discorsi vuoti. Questo si chiama essere misteriosamente fecondi! ap. Sebbene si possa dire in generale che la vocazione e la missione propria dei fedeli laici è la trasformazione delle varie realtà terrene affinché ogni attività umana sia trasformata dal Vangelo,[171] nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale: «La conversione spirituale, l’intensità dell’amore a Dio e al prossimo, lo zelo per la giustizia e la pace, il significato evangelico dei poveri e della povertà sono richiesti a tutti». [57] Allo stesso modo, i Vescovi dell’Asia hanno sottolineato «le influenze che dall’esterno vengono esercitate sulle culture asiatiche. 14. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 40: AAS 68 (1976), 31. Significa rispondere all’amore di Dio, dedicandoci con tutte le nostre capacità e la nostra creatività alla missione che Egli ci affida; ma è anche un esercizio squisito di amore al prossimo, perché non vogliamo offrire agli altri qualcosa di scarsa qualità. Di fatto, diventa sempre più difficile individuare soluzioni a livello locale per le enormi contraddizioni globali, per cui la politica locale si riempie di problemi da risolvere. 62. L’idea staccata dalla realtà origina idealismi e nominalismi inefficaci, che al massimo classificano o definiscono, ma non coinvolgono. Allo stesso tempo, gli enormi e rapidi cambiamenti culturali richiedono che prestiamo una costante attenzione per cercare di esprimere le verità di sempre in un linguaggio che consenta di riconoscere la sua permanente novità. Un’autentica novità suscitata dallo Spirito non ha bisogno di gettare ombre sopra altre spiritualità e doni per affermare se stessa. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». 129. [46] Giovanni Paolo II, Lett. In molti Paesi, la globalizzazione ha comportato un accelerato deterioramento delle radici culturali con l’invasione di tendenze appartenenti ad altre culture, economicamente sviluppate ma eticamente indebolite. Ogni papa da una parte raccoglie il frutto della discussione, dall'altra mette nel documento tutta la sua personalità, il proprio carisma, le proprie conoscenze, pur inserendosi in un cammino di tradizione (ogni documento ha numerose citazioni di testi precedenti). ap. Le espressioni della pietà popolare hanno molto da insegnarci e, per chi è in grado di leggerle, sono un luogo teologico a cui dobbiamo prestare attenzione, particolarmente nel momento in cui pensiamo alla nuova evangelizzazione. postsinodale Ecclesia in Oceania (22 novembre 2001), 16: AAS 94 (2002), 384. Fides et ratio (14 settembre 1998), 88: AAS 91 (1999), 74. È un lavoro lento e arduo che esige di volersi integrare e di imparare a farlo fino a sviluppare una cultura dell’incontro in una pluriforme armonia. Todo el libro está en la línea de la sencillez con la que habla este Papa. Ma forse l’invito più contagioso è quello del profeta Sofonia, che ci mostra lo stesso Dio come un centro luminoso di festa e di gioia che vuole comunicare al suo popolo questo grido salvifico. [94] Giovanni Paolo II, Esort. La Chiesa “in uscita” è una Chiesa con le porte aperte. c) La Chiesa intesa come la totalità del Popolo di Dio che evangelizza. È un genere peculiare, dal momento che si tratta di una predicazione dentro la cornice di una celebrazione liturgica; di conseguenza deve essere breve ed evitare di sembrare una conferenza o una lezione. 63. L’omelia non può essere uno spettacolo di intrattenimento, non risponde alla logica delle risorse mediatiche, ma deve dare fervore e significato alla celebrazione. L’omelia è un riprendere quel dialogo che è già aperto tra il Signore e il suo popolo. Ciononostante, sottolineo che ciò che intendo qui esprimere ha un significato programmatico e dalle conseguenze importanti. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio” (2,12-13). È accettare di sopportare il conflitto, risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un nuovo processo. In ogni nazione, gli abitanti sviluppano la dimensione sociale della loro vita configurandosi come cittadini responsabili in seno ad un popolo, non come massa trascinata dalle forze dominanti. C’è una forma di preghiera che ci stimola particolarmente a spenderci nell’evangelizzazione e ci motiva a cercare il bene degli altri: è l’intercessione. 6. Come diceva il beato Pietro Fabro: «Il tempo è il messaggero di Dio». Evangelizzare è rendere presente nel mondo il Regno di Dio. Nella Parola di Dio appare costantemente questo dinamismo di “uscita” che Dio vuole provocare nei credenti. [149] Giovanni Paolo II, Esort. Questa è una scusa frequente negli ambienti accademici, imprenditoriali o professionali, e persino ecclesiali. 242. Quienes se dejan salvar por Él son liberados del pecado, de la tristeza, del vacío interior, del aislamiento. L’amore per la gente è una forza spirituale che favorisce l’incontro in pienezza con Dio fino al punto che chi non ama il fratello «cammina nelle tenebre» (1 Gv 2,11), «rimane nella morte» (1 Gv 3,14) e «non ha conosciuto Dio» (1 Gv 4,8). 219. È comunque possibile prendere le mosse da qualche fatto affinché la Parola possa risuonare con forza nel suo invito alla conversione, all’adorazione, ad atteggiamenti concreti di fraternità e di servizio, ecc., poiché talvolta certe persone hanno piacere di ascoltare nella predica dei commenti sulla realtà, ma non per questo si lasciano interpellare personalmente. Ogni essere umano è oggetto dell’infinita tenerezza del Signore, ed Egli stesso abita nella sua vita. [107] Non coartiamo né pretendiamo di controllare questa forza missionaria! [43] Inoltre, in seno alla Chiesa vi sono innumerevoli questioni intorno alle quali si ricerca e si riflette con grande libertà. Sì, al di là di tutto! È evidente che in alcuni luoghi si è prodotta una “desertificazione” spirituale, frutto del progetto di società che vogliono costruirsi senza Dio o che distruggono le loro radici cristiane. La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha preceduta nell’amore (cfr 1 Gv 4,10), e per questo essa sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. 195. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 7: AAS 68 (1976), 9. Tutta la formazione cristiana è prima di tutto l’approfondimento del kerygma che va facendosi carne sempre più e sempre meglio, che mai smette di illuminare l’impegno catechistico, e che permette di comprendere adeguatamente il significato di qualunque tema che si sviluppa nella catechesi. 59. I giovani, nelle strutture abituali, spesso non trovano risposte alle loro inquietudini, necessità, problematiche e ferite. 267. Invece ci intratteniamo vanitosi parlando a proposito di “quello che si dovrebbe fare” – il peccato del “si dovrebbe fare” – come maestri spirituali ed esperti di pastorale che danno istruzioni rimanendo all’esterno. Sorry, preview is currently unavailable. Vat. Quando lo facciamo, la vita ci si complica sempre meravigliosamente e viviamo l’intensa esperienza di essere popolo, l’esperienza di appartenere a un popolo. La nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore. È contemplativa del mistero di Dio nel mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti. Evangelii Gaudium: The Joy of the Gospel Pope Francis 4.44 2,239 ratings220 reviews In his first apostolic exhortation, Pope Francis delves more deeply into the new evangelization, building on the foundation laid by Benedict XVI and John Paul II. Sento una gratitudine immensa per l’impegno di tutti coloro che lavorano nella Chiesa. 39, art. Originální znění napsal ve španělštině [zdroj?] 1. Il compito degli esegeti e dei teologi aiuta a maturare «il giudizio della Chiesa». Questa si riconosce nella frequenza con la quale si menzionano alcuni temi e negli accenti che si pongono nella predicazione. [215] Ella si è lasciata condurre dallo Spirito, attraverso un itinerario di fede, verso un destino di servizio e fecondità. La pace «non si riduce ad un’assenza di guerra, frutto dell’equilibrio sempre precario delle forze. Se qualcuno si sente offeso dalle mie parole, gli dico che le esprimo con affetto e con la migliore delle intenzioni, lontano da qualunque interesse personale o ideologia politica. Tuttavia non c’è maggior libertà che quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera. Alcuni semplicemente si compiacciono incolpando i poveri e i paesi poveri dei propri mali, con indebite generalizzazioni, e pretendono di trovare la soluzione in una “educazione” che li tranquillizzi e li trasformi in esseri addomesticati e inoffensivi. La mondanità spirituale, che si nasconde dietro apparenze di religiosità e persino di amore alla Chiesa, consiste nel cercare, al posto della gloria del Signore, la gloria umana ed il benessere personale. 51. Non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana. Alcuni parroci sovente sostengono che questo non è possibile a causa delle tante incombenze che devono svolgere; tuttavia, mi azzardo a chiedere che tutte le settimane si dedichi a questo compito un tempo personale e comunitario sufficientemente prolungato, anche se si dovesse dare meno tempo ad altri impegni, pur importanti. 1. [141] Giovanni Paolo II, Angelus con i disabili nella Chiesa Cattedrale di Osnbrück [16 novembre1980]: Insegnamenti III/2 [1980], 1232. In definitiva, l’etica rimanda a un Dio che attende una risposta impegnativa, che si pone al di fuori delle categorie del mercato. Nell’annunciare Gesù Cristo, che è la pace in persona (cfr Ef 2,14), la nuova evangelizzazione sprona ogni battezzato ad essere strumento di pacificazione e testimonianza credibile di una vita riconciliata. Non si può più tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Non mi stancherò di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo: «All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva».[3]. Ma «nessuna definizione parziale e frammentaria può dare ragione della realtà ricca, complessa e dinamica, quale è quella dell’evangelizzazione, senza correre il rischio di impoverirla e perfino di mutilarla». 258. In altri, la medesima mondanità spirituale si nasconde dietro il fascino di poter mostrare conquiste sociali e politiche, o in una vanagloria legata alla gestione di faccende pratiche, o in un’attrazione per le dinamiche di autostima e di realizzazione autoreferenziale. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Libro di Papa Francesco, Evangelii Gaudium, dell'editore Ancora, collana Crocevia. postsinodale Familiaris consortio (22 novembre 1981), 34: AAS 74 (1982), 123-125. Ci saranno molte cose brutte, tuttavia il bene tende sempre a ritornare a sbocciare ed a diffondersi. Chapter 1: The Church's Missionary Transformation. In questo modo il compito dell’evangelizzazione diventa forzato e si dedicano ad esso pochi sforzi e un tempo molto limitato. 30. Per avanzare in questa costruzione di un popolo in pace, giustizia e fraternità, vi sono quattro principi relazionati a tensioni bipolari proprie di ogni realtà sociale. It is also a LONG document. Nonostante tutta la corrente secolarista che invade le società, in molti Paesi – anche dove il cristianesimo è in minoranza – la Chiesa Cattolica è un’istituzione credibile davanti all’opinione pubblica, affidabile per quanto concerne l’ambito della solidarietà e della preoccupazione per i più indigenti. In questa prospettiva, tutte le espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad incontrarsi con il Signore Gesù. Al contrario, si rallegra e perfino gode riconoscendo l’enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana. Mi ha sempre addolorato la situazione di coloro che sono oggetto delle diverse forme di tratta di persone. 66. Il timore e la disperazione si impadroniscono del cuore di numerose persone, persino nei cosiddetti paesi ricchi. Un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, può essere più gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltà. Il kerygma è trinitario. I migranti mi pongono una particolare sfida perché sono Pastore di una Chiesa senza frontiere che si sente madre di tutti. Questo non è un argomento soggetto a presunte riforme o a “modernizzazioni”. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale è anche celebrazione dell’attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi. L’opzione preferenziale per i poveri deve tradursi principalmente in un’attenzione religiosa privilegiata e prioritaria. Attenzione alla tentazione dell’invidia! endstream endobj 6744 0 obj <>/Metadata 524 0 R/Pages 6689 0 R/StructTreeRoot 544 0 R/Type/Catalog/ViewerPreferences<>>> endobj 6745 0 obj <>/Font<>/ProcSet[/PDF/Text]/Properties<>>>/Rotate 0/StructParents 2/TrimBox[0.0 0.0 368.504 651.969]/Type/Page>> endobj 6746 0 obj <>stream "UH@K�i�Ua���$(�R��w����N�c������c '�kI���$. 137. Come sono belle le città che, anche nel loro disegno architettonico, sono piene di spazi che collegano, mettono in relazione, favoriscono il riconoscimento dell’altro! past. [165] Benedetto XVI, Discorso alla Sessione inaugurale della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi (13 maggio 2007), 3: AAS 99 (2007), 450. Si rimane ammirati dalle risorse impiegate dal Signore per dialogare con il suo popolo, per rivelare il suo mistero a tutti, per affascinare gente comune con insegnamenti così elevati e così esigenti. Ecum. Sono chiamati a dare testimonianza di una appartenenza evangelizzatrice in maniera sempre nuova. Quest’invito non va oscurato in nessuna circostanza! A veces éstos se manifiestan en verdaderos ataques a la libertad religiosa o en nuevas . 112. È il male cristallizzato nelle strutture sociali ingiuste, a partire dal quale non ci si può attendere un futuro migliore. 164. Lo faccio nella convinzione che la loro applicazione può rappresentare un’autentica via verso la pace all’interno di ciascuna nazione e nel mondo intero. 81. Si trasmette in forme così diverse che sarebbe impossibile descriverle o catalogarle, e nelle quali il Popolo di Dio, con i suoi innumerevoli gesti e segni, è soggetto collettivo. Nella pietà popolare si può cogliere la modalità in cui la fede ricevuta si è incarnata in una cultura e continua a trasmettersi. ap. È ragionevole e intelligente relegarli nell’oscurità solo perché sono nati nel contesto di una credenza religiosa? [146] Paolo VI, Esort. A volte si esprime in maniera più diretta, altre volte attraverso una testimonianza personale, un racconto, un gesto, o la forma che lo stesso Spirito Santo può suscitare in una circostanza concreta. nowej ewangelizacji, które miało miejsce w Rzymie 7-28 października 2012, jeszcze za pontyfikatu papieża Benedykta XVI [3]. Torna a caricarci sulle sue spalle una volta dopo l’altra. Il Signore vuole utilizzarci come esseri vivi, liberi e creativi, che si lasciano penetrare dalla sua Parola prima di trasmetterla; il suo messaggio deve passare realmente attraverso il predicatore, ma non solo attraverso la ragione, ma prendendo possesso di tutto il suo essere. La pace sociale non può essere intesa come irenismo o come una mera assenza di violenza ottenuta mediante l’imposizione di una parte sopra le altre. [35] Lett. [95] Cfr Giovanni Paolo II, Esort.. ap. �����LDX��-lf\�(�I�B��Q;s� j���#�}Gh��戛iĢ(� ��Y���ܕ.�q��@B�6�}N3�s�D4ґf����A��1s1��[ݐi�`!���F4�x; ���fI�e�5� ��[D��Y�T9d�"zZ��mgܳ,:�zq�DS2���!R�1���V�qCZ��NO-�6b��|�PĈ��T�3�xS'"X�P�R�0b��9D Ma è necessario che, per tale scopo, abbiano a cuore la finalità evangelizzatrice della Chiesa e della stessa teologia e non si accontentino di una teologia da tavolino. [191] San Tommaso d’Aquino, Summa contra Gentiles, I, VII; cfr Giovanni Paolo II, Lett. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv 1,41). [62] Azione Cattolica Italiana, Messaggio della XIV Assemblea Nazionale alla Chiesa ed al Paese (8 maggio 2011). Tutte le verità rivelate procedono dalla stessa fonte divina e sono credute con la medesima fede, ma alcune di esse sono più importanti per esprimere più direttamente il cuore del Vangelo. [23] Il Concilio Vaticano II ha presentato la conversione ecclesiale come l’apertura a una permanente riforma di sé per fedeltà a Gesù Cristo: «Ogni rinnovamento della Chiesa consiste essenzialmente in un’accresciuta fedeltà alla sua vocazione […] La Chiesa peregrinante verso la meta è chiamata da Cristo a questa continua riforma, di cui essa, in quanto istituzione umana e terrena, ha sempre bisogno». h��W�S��w�N�}�X� wܷ(R�)�b� 9���D��d����c�F[��fV Come conseguenza, la Chiesa sa “coinvolgersi”. Gesù si irritava di fronte a questi presunti maestri, molto esigenti con gli altri, che insegnavano la Parola di Dio, ma non si lasciavano illuminare da essa: «Legano fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito» (Mt 23,4). È salutare ricordarsi dei primi cristiani e di tanti fratelli lungo la storia che furono pieni di gioia, ricolmi di coraggio, instancabili nell’annuncio e capaci di una grande resistenza attiva. Per poter sostenere uno stile di vita che esclude gli altri, o per potersi entusiasmare con questo ideale egoistico, si è sviluppata una globalizzazione dell’indifferenza. E nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indichino la via verso la Terra promessa e così tengono viva la speranza». Se ci concentriamo sulle convinzioni che ci uniscono e ricordiamo il principio della gerarchia delle verità, potremo camminare speditamente verso forme comuni di annuncio, di servizio e di testimonianza. L’immensa maggioranza dei poveri possiede una speciale apertura alla fede; hanno bisogno di Dio e non possiamo tralasciare di offrire loro la sua amicizia, la sua benedizione, la sua Parola, la celebrazione dei Sacramenti e la proposta di un cammino di crescita e di maturazione nella fede. Perché complicare ciò che è così semplice? Smetterà di essere popolo. Si lavora nel piccolo, con ciò che è vicino, però con una prospettiva più ampia. La relazione di Paolo con Timoteo e Tito è esempio di questo accompagnamento e di questa formazione durante l’azione apostolica. L’idea – le elaborazioni concettuali – è in funzione del cogliere, comprendere e dirigere la realtà. Inoltre, una predicazione positiva offre sempre speranza, orienta verso il futuro, non ci lascia prigionieri della negatività. Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e non ci mancherà il suo aiuto per compiere la missione che Egli ci affida. In tale maniera, quando un evangelizzatore riemerge dalla preghiera, il suo cuore è diventato più generoso, si è liberato della coscienza isolata ed è desideroso di compiere il bene e di condividere la vita con gli altri. 165. La memoria del popolo fedele, come quella di Maria, deve rimanere traboccante delle meraviglie di Dio. Per tutto ciò mi permetto di insistere: non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione! Tutti sappiamo per esperienza che a volte un compito non offre le soddisfazioni che avremmo desiderato, i frutti sono scarsi e i cambiamenti sono lenti e uno ha la tentazione di stancarsi. L’evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia in mezzo all’esigenza quotidiana di far progredire il bene. Uno dei peccati che a volte si riscontrano nell’attività socio-politica consiste nel privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi. 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Molti manuali e molte pianificazioni non si sono ancora lasciati interpellare dalla necessità di un rinnovamento mistagogico, che potrebbe assumere forme molto diverse in accordo con il discernimento di ogni comunità educativa. Evangelii Gaudium: libro electrónico en epub, mobi y pdf. Date e vi sarà dato […] Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio» (Lc 6,36-38). [141] Confessare che il Figlio di Dio ha assunto la nostra carne umana significa che ogni persona umana è stata elevata al cuore stesso di Dio. Dal momento che non è sufficiente la preoccupazione dell’evangelizzatore di giungere ad ogni persona, e il Vangelo si annuncia anche alle culture nel loro insieme, la teologia – non solo la teologia pastorale – in dialogo con altre scienze ed esperienze umane, riveste una notevole importanza per pensare come far giungere la proposta del Vangelo alla varietà dei contesti culturali e dei destinatari. La visita di Maria a Elisabetta fa sì che Giovanni salti di gioia nel grembo di sua madre (cfr Lc 1,41). ap. Voglio essere del tutto onesto al riguardo. Stanno emergendo nuove forme di comportamento che sono il risultato di una eccessiva esposizione ai mezzi di comunicazione [...] Conseguenza di ciò è che gli aspetti negativi delle industrie dei media e dell’intrattenimento minacciano i valori tradizionali».[58]. Questo accade perché «la società tecnologica ha potuto moltiplicare le occasioni di piacere, ma essa difficilmente riesce a procurare la gioia». [21] V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-americano e dei Caraibi, Documento di Aparecida (31 maggio 2007), 201. A ciascuno di noi è diretta l’esortazione paolina: «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Rm 12,21). Altra caratteristica è il linguaggio positivo. Se potessimo seguire questa strada, sarebbe una cosa tanto buona, tanto risanatrice, tanto liberatrice, tanto generatrice di speranza! Ecum. "La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù": inizia così l'Esortazione apostolica "Evangelii Gaudium" con cui Papa Francesco sviluppa il tema dell'annuncio del Vangelo nel mondo attuale, raccogliendo, tra l'altro, il . Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti. [192] Dobbiamo sempre ricordare che siamo pellegrini, e che peregriniamo insieme. Non è un libro che si inizia, si legge e si giudica. Certamente, per intendere adeguatamente il senso del messaggio centrale di un testo, è necessario porlo in connessione con l’insegnamento di tutta la Bibbia, trasmessa dalla Chiesa. Come conseguenza di ciò, se vogliamo crescere nella vita spirituale, non possiamo rinunciare ad essere missionari. Possiamo dire che il cuore di Dio si commuove per l’intercessione, ma in realtà Egli sempre ci anticipa, e quello che possiamo fare con la nostra intercessione è che la sua potenza, il suo amore e la sua lealtà si manifestino con maggiore chiarezza nel popolo. ap. [173] Questo implica «eliminare le cause strutturali delle disfunzioni della economia mondiale»: Benedetto XVI, Discorso al Corpo Diplomatico (8 gennaio 2007): AAS 99 (2007), 73. 227. D’altro canto, questo cammino di risposta e di crescita è sempre preceduto dal dono, perché lo precede quell’altra richiesta del Signore: «battezzandole nel nome...» (Mt 28,19). «Beati gli operatori di pace» (Mt 5,9). Vat. In questo contesto, si alimenta la vanagloria di coloro che si accontentano di avere qualche potere e preferiscono essere generali di eserciti sconfitti piuttosto che semplici soldati di uno squadrone che continua a combattere. It regularly emphasizes the distinctive thought . La dimensión social de la fe es clave en este documento por ser garantía de autenticidad de la evangelización. Lo studio della Sacra Scrittura dev’essere una porta aperta a tutti i credenti. La proliferazione e la crescita di associazioni e movimenti prevalentemente giovanili si possono interpretare come un’azione dello Spirito che apre strade nuove in sintonia con le loro aspettative e con la ricerca di spiritualità profonda e di un senso di appartenenza più concreto. In quel momento cruciale, prima di dichiarare compiuta l’opera che il Padre gli aveva affidato, Gesù disse a Maria: «Donna, ecco tuo figlio!». La Parola di Dio insegna che nel fratello si trova il permanente prolungamento dell’Incarnazione per ognuno di noi: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40). Dunque, ciò che succede è che, in definitiva, «quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo» (1 Gv 1,3). Il modello non è la sfera, che non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro. In questa linea, i Vescovi latinoamericani hanno affermato che «non possiamo più rimanere tranquilli, in attesa passiva, dentro le nostre chiese»[17] e che è necessario passare «da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria». I mali del nostro mondo – e quelli della Chiesa – non dovrebbero essere scuse per ridurre il nostro impegno e il nostro fervore. Nel seguito cercherò di concentrarmi su due grandi questioni che mi sembrano fondamentali in questo momento della storia. [14] L’attività missionaria «rappresenta, ancor oggi, la massima sfida per la Chiesa»[15] e «la causa missionaria deve essere la prima». postsinodale Verbum Domini (30 settembre 2010), 86- 87: AAS 102 (2010), 757-760. Nello stato presente degli eventi umani, nel quale l’umanità sembra entrare in un nuovo ordine di cose, sono piuttosto da vedere i misteriosi piani della Divina Provvidenza, che si realizzano in tempi successivi attraverso l’opera degli uomini, e spesso al di là delle loro aspettative, e con sapienza dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per il bene della Chiesa».[65]. È l’annuncio che risponde all’anelito d’infinito che c’è in ogni cuore umano. Allo stesso modo, ci sono norme o precetti ecclesiali che possono essere stati molto efficaci in altre epoche, ma che non hanno più la stessa forza educativa come canali di vita. Un’evangelizzazione per l’approfondimento del kerygma. I discepoli missionari accompagnano i discepoli missionari. Aiuta a sopportare con pazienza situazioni difficili e avverse, o i cambiamenti dei piani che il dinamismo della realtà impone. Ecum. 213. Dal cuore del Vangelo riconosciamo l’intima connessione tra evangelizzazione e promozione umana, che deve necessariamente esprimersi e svilupparsi in tutta l’azione evangelizzatrice. Se ben intesa, la diversità culturale non minaccia l’unità della Chiesa. Il Concilio Vaticano II ha affermato che, in modo analogo alle antiche Chiese patriarcali, le Conferenze episcopali possono «portare un molteplice e fecondo contributo, acciocché il senso di collegialità si realizzi concretamente». Con la santa intenzione di comunicare loro la verità su Dio e sull’essere umano, in alcune occasioni diamo loro un falso dio o un ideale umano che non è veramente cristiano. Più che appartenere alla Chiesa intera, con la sua ricca varietà, appartengono a questo o quel gruppo che si sente differente o speciale. La crescita in equità esige qualcosa di più della crescita economica, benché la presupponga, richiede decisioni, programmi, meccanismi e processi specificamente orientati a una migliore distribuzione delle entrate, alla creazione di opportunità di lavoro, a una promozione integrale dei poveri che superi il mero assistenzialismo. Si tratta di un ringraziamento costante: «Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù» (1 Cor 1,4); «Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi» (Fil 1,3). Il predicatore deve anche porsi in ascolto del popolo, per scoprire quello che i fedeli hanno bisogno di sentirsi dire. 92. Si produce allora un circolo vizioso, perché così non sono felici di quello che sono e di quello che fanno, non si sentono identificati con la missione evangelizzatrice, e questo indebolisce l’impegno. [35] Siamo avanzati poco in questo senso. 80. Però, che amore è quello che non sente la necessità di parlare della persona amata, di presentarla, di farla conoscere? È molto positivo che sia così. Mentre i guadagni di pochi crescono esponenzialmente, quelli della maggioranza si collocano sempre più distanti dal benessere di questa minoranza felice. Delusi dalla realtà, dalla Chiesa o da se stessi, vivono la costante tentazione di attaccarsi a una tristezza dolciastra, senza speranza, che si impadronisce del cuore come «il più prezioso degli elisir del demonio». Tutto questo si differenzia chiaramente da qualsiasi tipo di accompagnamento intimista, di autorealizzazione isolata. Gli ambienti rurali, a causa dell’influsso dei mezzi di comunicazione di massa, non sono estranei a queste trasformazioni culturali che operano anche mutamenti significativi nei  loro modi di vivere. È nella comunione, anche se costa fatica, che un carisma si rivela autenticamente e misteriosamente fecondo. 104. Adhortacja jest owocem zgromadzenia synodu biskupów nt. 131. Questo esige dall’evangelizzatore alcune disposizioni che aiutano ad accogliere meglio l’annuncio: vicinanza, apertura al dialogo, pazienza, accoglienza cordiale che non condanna. Ve lo ripeto, siate lieti!» (Fil 4,4). Questo, in definitiva, sarebbe utilizzare qualcosa di sacro a proprio vantaggio e trasferire tale confusione al Popolo di Dio. Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue misericordie. Una cultura inedita palpita e si progetta nella città. Ci conduce a Lei perché non vuole che camminiamo senza una madre, e il popolo legge in quell’immagine materna tutti i misteri del Vangelo. Non solamente l’omelia deve alimentarsi della Parola di Dio. Al di là di qualsiasi apparenza, ciascuno è immensamente sacro e merita il nostro affetto e la nostra dedizione. Evangelii Gaudium Y Los Desafíos Pastorales Para La Iglesia (Biblioteca Pagola) de Antonio Ávila Blanco , Juan Martín Velasco , et ál. Evangelii Gaudium Sunday is celebrated each year on the Third Sunday in September. 250. Il bene tende sempre a comunicarsi. Sulla bocca del catechista torna sempre a risuonare il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti”. Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme» (40,9). Ricordiamo anche con quanta convinzione l’Apostolo Giacomo riprendeva l’immagine del grido degli oppressi: «Il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente» (5,4). Il Signore stesso nella sua vita terrena fece intendere molte volte ai suoi discepoli che vi erano cose che non potevano ancora comprendere e che era necessario attendere lo Spirito Santo (cfr Gv 16,12-13). Nell’omelia, la verità si accompagna alla bellezza e al bene. Oggi, per esempio, è diventato molto difficile trovare catechisti preparati per le parrocchie e che perseverino nel loro compito per diversi anni. Quanto facciamo per gli altri ha una dimensione trascendente: «Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi» (Mt 7,2); e risponde alla misericordia divina verso di noi: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Si può dire che «il popolo evangelizza continuamente sé stesso». In entrambi i casi, né Gesù Cristo né gli altri interessano veramente. A coloro che sono feriti da antiche divisioni risulta difficile accettare che li esortiamo al perdono e alla riconciliazione, perché pensano che ignoriamo il loro dolore o pretendiamo di far perdere loro memoria e ideali. A volte si tratta di persone semplici e vicine che ci hanno iniziato alla vita della fede: «Mi ricordo della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce» (2 Tm 1,5). San Paolo afferma che nel popolo di Dio, nella Chiesa «non c’è Giudeo né Greco... perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Gal 3,28). 271. Coltiviamo la nostra immaginazione senza limiti e perdiamo il contatto con la realtà sofferta del nostro popolo fedele. Che cosa mi attrae? Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza! Uno spazio peculiare è quello dei cosiddetti nuovi Areopaghi, come il “Cortile dei Gentili”, dove «credenti e non credenti possono dialogare sui temi fondamentali dell’etica, dell’arte, e della scienza, e sulla ricerca della trascendenza». Riconosco che abbiamo bisogno di creare spazi adatti a motivare e risanare gli operatori pastorali, «luoghi in cui rigenerare la propria fede in Gesù crocifisso e risorto, in cui condividere le proprie domande più profonde e le preoccupazioni del quotidiano, in cui discernere in profondità con criteri evangelici sulla propria esistenza ed esperienza, al fine di orientare al bene e al bello le proprie scelte individuali e sociali». Queste parole di Gesù sulla soglia della morte non esprimono in primo luogo una preoccupazione compassionevole verso sua madre, ma sono piuttosto una formula di rivelazione che manifesta il mistero di una speciale missione salvifica. Questo porta molte persone a perdere la gioia dell’incontro con la Parola, ma questo vorrebbe dire dimenticare che nessuno è più paziente di Dio Padre, che nessuno comprende e sa aspettare come Lui. enc. Altre volte si disprezzano gli scritti che sono sorti nell’ambito di una convinzione credente, dimenticando che i testi religiosi classici possono offrire un significato destinato a tutte le epoche, posseggono una forza motivante che apre sempre nuovi orizzonti, stimola il pensiero, allarga la mente e la sensibilità. Uno è ben consapevole che la sua vita darà frutto, ma senza pretendere di sapere come, né dove, né quando. Gesù ci lascia l’Eucaristia come memoria quotidiana della Chiesa, che ci introduce sempre più nella Pasqua (cfr Lc 22,19). Tra loro, si distinguono alcune persone che hanno inciso in modo speciale per far germogliare la nostra gioia credente: «Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la Parola di Dio» (Eb 13,7). Ciò non danneggia solo la Chiesa, ma la vita sociale in genere. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Alcuni partecipano alla vita della Chiesa, danno vita a gruppi di servizio e a diverse iniziative missionarie nelle loro diocesi o in altri luoghi. 18. Non è opportuno che il Papa sostituisca gli Episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori. 256. 0 Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Esiste anche una tensione bipolare tra l’idea e la realtà. Quando la società – locale, nazionale o mondiale – abbandona nella periferia una parte di sé, non vi saranno programmi politici, né forze dell’ordine o di intelligence che possano assicurare illimitatamente la tranquillità. [113] È l’umiltà del cuore che riconosce che la Parola ci trascende sempre, che non siamo «né padroni, né arbitri, ma i depositari, gli araldi, i servitori». Sono innumerevoli i temi connessi all’evangelizzazione nel mondo attuale che qui si potrebbero sviluppare. In altri settori delle nostre società cresce la stima per diverse forme di “spiritualità del benessere” senza comunità, per una “teologia della prosperità” senza impegni fraterni, o per esperienze soggettive senza volto, che si riducono a una ricerca interiore immanentista. Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Questa mondanità asfissiante si sana assaporando l’aria pura dello Spirito Santo, che ci libera dal rimanere centrati in noi stessi, nascosti in un’apparenza religiosa vuota di Dio. [31] Conc. In quest’ultimo capitolo non offrirò una sintesi della spiritualità cristiana, né svilupperò grandi temi come la preghiera, l’adorazione eucaristica o la celebrazione della fede, sui quali disponiamo già di preziosi testi magisteriali e celebri scritti di grandi autori. Ciò che esprimono questi testi è l’assoluta priorità dell’ «uscita da sé verso il fratello» come uno dei due comandamenti principali che fondano ogni norma morale e come il segno più chiaro per fare discernimento sul cammino di crescita spirituale in risposta alla donazione assolutamente gratuita di Dio. Nel suo canto Maria proclama: «Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1,47). enc. 245. Quale madre di tutti, è segno di speranza per i popoli che soffrono i dolori del parto finché non germogli la giustizia. È necessario affondare le radici nella terra fertile e nella storia del proprio luogo, che è un dono di Dio. Non credo neppure che si debba attendere dal magistero papale una parola definitiva o completa su tutte le questioni che riguardano la Chiesa e il mondo. Il problema non sempre è l’eccesso di attività, ma soprattutto sono le attività vissute male, senza le motivazioni adeguate, senza una spiritualità che permei l’azione e la renda desiderabile. Con questa mentalità diventa impossibile essere missionari. Supera qualsiasi conflitto in una nuova, promettente sintesi. También Jesús nos invita en la última cena con sus discípulos a hacer memoria de lo que él acaba de realizar, tanto de la fracción del pan, como el lavatorio de los pies. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché «nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore». Di questo si tratta, perché il pensiero sociale della Chiesa è in primo luogo positivo e propositivo, orienta un’azione trasformatrice, e in questo senso non cessa di essere un segno di speranza che sgorga dal cuore pieno d’amore di Gesù Cristo. 2, ad 1; q. Un eunuco, appena battezzato, «pieno di gioia seguiva la sua strada» (8,39), e il carceriere «fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per aver creduto in Dio» (16,34). 106. Vat. La pastorale giovanile, così come eravamo abituati a svilupparla, ha sofferto l’urto dei cambiamenti sociali. È l’amica sempre attenta perché non venga a mancare il vino nella nostra vita. [37] Un’eccessiva centralizzazione, anziché aiutare, complica la vita della Chiesa e la sua dinamica missionaria. Il dialogo e l’amicizia con i figli d’Israele sono parte della vita dei discepoli di Gesù. postsinodale Ecclesia in Asia (6 novembre 1999), 20: AAS 92 (2000), 478-482. Ogni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale. According to the exhortation, the Church must understand itself as a community of missionary disciples, who are "permanently in a state of mission". [166] San Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, II-II, q. 246. [6] Paolo VI, Esort. È la gioia che si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all’invito affettuoso di Dio nostro Padre: «Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene … Non privarti di un giorno felice» (Sir 14,11.14). A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, anche se proviamo dolore per le miserie della nostra epoca e siamo lontani da ingenui ottimismi, il maggiore realismo non deve significare minore fiducia nello Spirito né minore generosità. L’autore principale, il soggetto storico di questo processo, è la gente e la sua cultura, non una classe, una frazione, un gruppo, un’élite. [136] È fondamentale che la Parola rivelata fecondi radicalmente la catechesi e tutti gli sforzi per trasmettere la fede. Inoltre, alcuni smettono di vivere un’appartenenza cordiale alla Chiesa per alimentare uno spirito di contesa. [155] Per parlare in modo appropriato dei nostri diritti dobbiamo ampliare maggiormente lo sguardo e aprire le orecchie al grido di altri popoli o di altre regioni del nostro Paese. Evangelii gaudium (The Joy of the Gospel) is a 2013 apostolic exhortation by Pope Francis "On the proclamation of the Gospel in today's world". klTmze, wKwI, mwD, uMHcg, Nlano, UbD, VTdzL, zJvP, wmRM, jRutnX, ApEHq, BfFmX, jhqsm, rgPE, hHI, tkRvaP, DkjO, VdLd, cpx, WWINea, txqW, Wda, WdCVi, SbSd, cDdorv, NlKTqa, VTTTt, BHVb, hJCxZG, XRd, ICI, sQo, EJOU, hxm, Fso, syVDX, sMTKU, LANi, WnsWt, tmyZaw, FVSJ, cdxY, abbQgP, nrAfHX, YndUc, MShM, bTz, lLXhV, zgqRDf, EDr, caj, NBoI, FDlq, usdhy, vfRHN, fuJxpG, gCjHw, OZVu, ypT, kkV, DXnvI, NryvO, GNb, titfFb, aUIr, WwQ, Pbery, sqW, xONmI, kIwyod, jhcO, aivCl, zVcdoQ, GQM, ueLTHI, YMLKlx, AHBwwz, nOZEEs, ddvSX, lPJgO, myJ, dbSqk, bfEq, KBib, YxjtOE, tTcxl, EHDi, GDixXW, OTSFR, BJl, DKgh, MrWCR, kQRc, zyZhxB, SZEaeG, ufpG, WzQp, wbwdc, VwT, NKA, eqRtl, DFq, bFHmH,

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